Antonio Padellaro
Solo la verità lo giuro
Giornalisti artisti pagliacci
Milano, Piemme, 2024, pp. 192, euro 18,90
«Sì, mi sono divertito ma la festa è finita da tempo. Il pianeta cartaceo si sta rapidamente sgonfiando sotto i colpi implacabili della rete e del disinteresse. Ancora qualche anno e le vecchie redazioni non esisteranno più come sistema pensante. E l’idea del giornale come idea del mondo rimarrà in una forma estremamente elitaria e con numeri sempre più piccoli. Mi sento come il sopravvissuto di un pianeta che progressivamente scompare».
Antonio Padellaro è una delle grandi firme del giornalismo italiano. Pur riconoscendo che “sangue e merda”, in una celeberrima definizione di Rino Formica, potere, politica e interessi degli editori abbiano da sempre condizionato la professione, l’autore ci racconta i meccanismi che governano la notizia e i retroscena che spesso l’accompagnano. Più di cinquant’anni di giornalismo, di scoop e ricordi autobiografici, di ritratti di personaggi potenti o eccentrici che si sono succeduti, di “maestri” e amici di sempre. Solo la verità lo giuro è un libro sincero, che non fa sconti a nessuno, tanto meno a chi scrive, un diario intimo fatto di confessioni, riflessioni e rivelazioni, spesso dirompenti e amarissime. Senza mai perdere il gusto dell’ironia (e dell’autoironia) a cui Padellaro si è sempre affidato.
L’autore. Antonio Padellaro (1946, Roma) è giornalista e saggista italiano. Nel 1968 è diventato giornalista professionista all’ANSA. Ha lavorato al Corriere della Sera dal 1971 al 1990 come redattore, inviato e responsabile della redazione romana. Nel 1990 è passato all’Espresso come vicedirettore. Nel 2001 ha partecipato alla rifondazione dell’Unità che ha diretto dal 2005 al 2008. Dal 2009 al 2015 è stato il primo direttore de Il Fatto Quotidiano, che ha contribuito a fondare. E di cui, attualmente, è editorialista. (Red)