Stefano Moriggi (A cura)
Postmedialità
Società ed educazione
Miano, Raffaello Cortina Editore, 2024, pp. 216, euro 20,00
L’estinzione dei media di massa, scandita dal ritmo incalzante dell’innovazione tecnologica, espone la specie umana a orizzonti e contesti inediti e non facilmente decifrabili. Come potranno evolvere la scuola e la scena degli apprendimenti convivendo con le intelligenze artificiali? Quali strategie educative potranno configurare plausibili modelli di cittadinanza in una società datificata? E come si potrà riconoscere l’attendibilità di una notizia nel polimorfo orizzonte di una disinformazione digitalmente aumentata? In questo volume Postmedialità, ancor più che la definizione di un’epoca in divenire, è lo sfaccettato spazio concettuale entro cui studiosi di diversa formazione hanno deciso di confrontarsi per provare a intercettare le dinamiche di un futuro sostenibile.
L’autore. Stefano Moriggi (1972, Milano) è uno storico e filosofo della scienza. Già docente nelle università di Milano, Brescia, Parma, oltre che alla European School of Molecular Medicine (SEMM), è membro della International School for the Promotion of Science e ricercatore all’Università di Bergamo e Università di Milano Bicocca.
Tra le altre attività: editorialista della rivista scientifica Newton – curatore della rubrica “About Human Being” –; consulente del Piccolo Teatro di Milano e (con M. Fabbri) direttore della collana Galápagos alla Sironi Editore. Dei suoi libri ricordiamo (con G. Nicoletti) Perché la tecnologia ci rende umani. La carne nelle sue riscritture sintetiche e digitali (Sironi 2009); Connessi. Beati quelli che sapranno pensare con le macchine (San Paolo 2014). (Red.)