Stefania De Pascale
Piantare patate su Marte
Il lungo viaggio dell’agricoltura
Arezzo, Aboca Edizioni, 2024, pp. 160, euro 19,50
28.10.24 – Come sarebbe il mondo senza piante? Semplicemente non esisterebbe… La nostra vita dipende dal regno vegetale, a cui siamo legati da una relazione simbiotica, anche se spesso lo ignoriamo. Le piante hanno colonizzato il pianeta molto prima di noi, sono i polmoni verdi della Terra, sottraggono anidride carbonica all’atmosfera e producono ossigeno, svolgono un ruolo importantissimo nel ciclo dell’acqua e, attraverso la simbiosi con alcuni batteri, sono in grado di fissare l’azoto rendendolo disponibile per gli esseri viventi.
La Terra è definita il Pianeta Verde proprio perché è ricoperta di piante al contrario di altri pianeti del sistema solare come Marte, il Pianeta Rosso, in cui non è ancora stata individuata alcuna forma di vita. Ma se l’uomo desidera davvero superare i limiti terrestri e provare a vivere “là fuori”, dovrà trovare degli stratagemmi per ricreare le condizioni di vita necessarie alla sopravvivenza. La possibilità di realizzare missioni spaziali estese, con lunghi periodi di permanenza a bordo di piattaforme spaziali orbitanti o in colonie spaziali sulla Luna o su Marte, è legata alla capacità di creare un sistema biorigenerativo di supporto alla vita e, tra tutti gli organismi studiati per questa funzione, a oggi le piante rappresentano i rigeneratori più promettenti.
È qui che entra in gioco l’agricoltura spaziale, la pratica di coltivare piante per sostenere la vita in un ambiente extraterrestre. Stefania De Pascale, pioniera assoluta a livello internazionale in questo campo, ci spiega quali sono le sfide biologiche e tecnologiche che abbiamo di fronte e come potremmo fare per superarle, attribuendo all’agricoltura spaziale un ruolo cruciale nel promuovere pratiche responsabili e sostenibili verso il nostro pianeta e il cosmo. Un’inedita lezione per un futuro migliore che parte dallo spazio per tornare sulla Terra.
L’autrice. Stefania De Pascale è professoressa ordinaria di Orticoltura e Floricoltura al Dipartimento di Agraria dell’Università “Federico II” di Napoli. Da oltre 25 anni si interessa della coltivazione di piante per il supporto all’esplorazione umana dello spazio nell’ambito di progetti di ricerca finanziati dall’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) e dall’Agenzia Spaziale Europea (ESA). Nel 2019 ha fondato il Laboratory of Crop Research for Space, un laboratorio dedicato alla caratterizzazione delle piante per i sistemi rigenerativi di supporto alla vita nello spazio, nato dalla collaborazione con il programma MELiSSA dell’ESA che studia, dal 1987, i sistemi di supporto vitale a ciclo chiuso con un approccio di tipo ecosistemico. (Red)
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