
31.10.25 – Un pipistrello spettrale sottoforma di grande nube di gas e polvere cosmica è stato avvistato in volo sopra il sito del Paranal dell’ESO (European Southern Observatory) in Cile, giusto in tempo per Halloween. L’immagine è stata catturata dall’ampio campo visivo del VST (VLT Survey Telescope).
A circa 10.000 anni luce di distanza dalla Terra, questo “pipistrello cosmico” vola tra le costellazioni australi del Circino e del Regolo, coprendo un’area di cielo equivalente a quattro Lune piene e sembra che stia cercando di procurarsi il cibo nella zona luminosa che lo sovrasta.
Questa nebulosa è un vivaio stellare, una vasta nube di gas e polvere da cui nascono le stelle. Le stelle neonate al suo interno rilasciano abbastanza energia da eccitare gli atomi di idrogeno circostanti, facendole brillare con un’intensa tonalità di rosso visibile in questa immagine molto intrigante. I filamenti scuri nella nebulosa rappresentano lo scheletro del pipistrello spaziale. Queste strutture sono accumuli di gas più freddi e densi rispetto all’ambiente circostante, con grani di polvere che bloccano la luce visibile delle stelle retrostanti.
Prendendo il nome da un vasto catalogo di regioni luminose di formazione stellare nel cielo australe, le nubi più importanti qui sono RCW 94, che rappresenta l’ala destra del pipistrello, e RCW 95, che ne forma il corpo, mentre le altre parti del pipistrello non hanno una designazione ufficiale.
Questo straordinario vivaio stellare è stato catturato con il VST, un telescopio di proprietà dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF), che lo gestisce, ospitato presso l’Osservatorio del Paranal dell’ESO nel deserto di Atacama in Cile. Il VST ha le capacità ideali per catturare queste grandi creature spettrali. A bordo è presente OmegaCAM, una fotocamera all’avanguardia da 268 megapixel, che consente al VST di riprendere simultaneamente vaste aree di cielo.
L’immagine è stata realizzata combinando osservazioni con diversi filtri, trasparenti a diversi colori o lunghezze d’onda della luce. Gran parte della forma del pipistrello, incluso la luminescenza rossa, è stata catturata in luce visibile nell’ambito del programma VST Photometric Hα Survey of the Southern Galactic Plane and Bulge (VPHAS+), una survey fotometrica della regione centrale della nostra galassia studiando la riga Hα dell’idrogeno. Ulteriori dati infrarossi donano un tocco di colore alle parti più dense della nebulosa e sono stati ottenuti con il telescopio VISTA (Visible and Infrared Survey Telescope for Astronomy) dell’ESO nell’ambito della survey VVV (VISTA Variables in the Vía Láctea). (Red.)
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