Pensare senza parole

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02.10.25 - Pensare senza parole

Temple Grandin,
Pensare senza parole.
I doni nascosti di chi ragiona per immagini, pattern e astrazioni
,
traduzione di Silvio Ferraresi
Milano, Adelphi, 2025, pp. 400, euro 28,00

02.10.25 – Se Temple Grandin non ha potuto acce­dere alla facoltà di Veterinaria è a causa delle gravi carenze in matematica: il suo modo di pensare per immagini – correlato al disturbo dello spettro autistico – le ren­de infatti difficile maneggiare concetti a­stratti quali i numeri. La sua particolare forma mentis, riconosciuta e sviluppata gra­zie ai corsi pratici un tempo offerti dalle scuole, le ha tuttavia permesso di diventa­re una stimata progettista di macchinari zootecnici, nonché un’autorevole esperta di comportamento animale – materia che, paradossalmente, oggi insegna proprio a­gli aspiranti veterinari.

L’attrito tra il fun­zionamento del suo cervello e il mondo circostante, avvertito sin dalla più tenera età, l’ha convinta che noi umani abbiamo «modi diversi di pensare»: al pensiero ver­bale – sequenziale e fondato sul linguag­gio – si oppone infatti, in un continuum di gradazioni intermedie, un pensiero visivo che procede per immagini, e che il siste­ma educativo e il mondo del lavoro sem­pre più spesso stentano a valorizzare.

In­trecciando illuminanti aneddoti storici – fra i pensatori visivi si annoverano molti de­gli uomini più geniali d’ogni epoca, da Mi­chelangelo a Einstein fino a Steve Jobs –, esperienze personali ed evidenze tratte dai più recenti studi neuroscientifici, Grandin ci offre un’affascinante analisi di queste di­vergenti forme di pensiero, e insieme lan­cia alla società un severo monito, affinché impari a scorgere in menti differenti «non una disabilità ma una risorsa» e non si la­sci sfuggire un’irrinunciabile opportunità di arricchimento.

L’autore. Temple Grandin (1947, Boston, Usa), è docente associato all’Università Statale del Colorado. È una delle persone più famose al mondo affette da autismo. La Grandin si occupa di biologia animale e di progettazione di attrezzature per il bestiame. Nata in un periodo in cui la sindrome autistica era poco conosciuta, le venne diagnosticato un danno cerebrale e fu seguita in una scuola materna speciale, dove incontrò buoni insegnanti. In seguito le fu diagnosticata la Sindrome di Asperger. Ha conseguito una laurea di primo livello in psicologia al Franklin Pierce College (1970), e in zoologia all’Università Statale dell’Arizona nel 1975, seguita da un dottorato di ricerca in zoologia presso l’Università dell’Illinois nel 1989. La sua popolarità è legata al racconto di Oliver Sacks “Un antropologo su Marte”, il cui titolo riprende la definizione della stessa Grandin circa il suo modo di sentire le persone neurotipiche.
Ha scritto articoli per Time, People, Forbes, New York Times. Sudi lei sono stati realizzato un documentario della Horizon (BBC) e un film della HBO (2010) diretto da Mick Jackson e interpretato da Claire Danes. La sua esperienza è raccolta in un saggio, scritto con il divulgatore scientifico Richard Panek, intitolato The Autistic Brain – Il cervello autistico, pubblicato in Italia da Adelphi (2014). Tra i suoi scritti: Siamo tutti inventori (Rizzoli 2019). (Red.)

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