Antonio Musarra
L’isola che non c’è
Geografie immaginarie fra Mediterraneo e Atlantico
Bologna, Il Mulino, 2023, pp 312, euro 29,00
Ultima Thule, le Isole Fortunate, l’isola di San Brendano, Antilia, Hy-Brasil, e tante altre: non sono unicamente elementi geografici, sono luoghi simbolici e fantastici che per secoli hanno attratto gli uomini del Mediterraneo animati dal desiderio di dare forma alla propria immaginazione
Semplici scogli, atolli, ampi agglomerati, veri e propri continenti: la vicenda delle isole e del loro ritrovamento ha animato i viaggiatori e affascinato i letterati. Cristoforo Colombo afferma d’averne incontrate 1.400, secondo una lettera di papa Alessandro VI; 1.700, stando, invece, a un messaggio inviato ai reali iberici. Numeri, questi, assai inferiori rispetto a quelli contemplati per l’Oceano indiano da Marco Polo – ben 12.700 – o dal domenicano Guglielmo Adam – 20.000. Questo libro ricostruisce la storia avventurosa e fantastica della ricerca delle isole in età medievale, in un Oceano che era il luogo del possibile e dell’impossibile. Ne emerge un grande racconto sospeso tra immaginario e conoscenze che si ampliano, tra scoperte, conquiste – spesso devastanti – e reiterate delusioni, legate al desiderio, utopico e mai sopito, di vedere mutata in realtà la sostanza dei propri sogni.
L’autore. Antonio Musarra insegna Storia medievale nella Sapienza Università di Roma. Con il Mulino ha pubblicato tra gli altri: Genova e il mare nel Medioevo (2015); Acri 1291. La caduta degli stati crociati (2017); Il crepuscolo della crociata (2018); Il grande racconto delle crociate (con Franco Cardini, 2019); Medioevo marinaro (2021); Le crociate. L’idea, la storia, il mito (2022); Urbano II e l’Italia delle città (2023). (Red.)