Rudy Rucker
La quarta dimensione
Un viaggio guidato negli universi di ordine superiore
Traduzione di Giuseppe Longo
Milano,Adelphi, 2011, 4ª ediz., pp. 287,euro 18,00
14.09.23 – Rudy Rucker si dedica in questo libro a un tema che ha sempre affascinato: le dimensioni che si aprono al di là delle tre che siamo convinti di conoscere, a partire dalla quarta (il tempo?) sino alle infinite dello spazio hilbertiano (In matematica uno spazio di Hilbert è uno spazio vettoriale completo).
Rucker riesce in questa sua impresa coniugando (come raramente accade) le divergenti virtù del narratore e dello scienziato rigoroso, quasi volesse prendere per mano ogni lettore di Flatlandia – romanzo fantascientifico del 1884 scritto da Edwin Abbott Abbott in cui narra la vita di un abitante di un ipotetico universo bidimensionale che entra in contatto con l’abitante di un universo tridimensionale – e aiutarlo a tuffarsi negli spazi con più di tre dimensioni.
Pur di rendere evidenti i più ardui problemi, pur di risvegliare il senso dello stupore e sfidare le capacità di analisi, Rucker è anche ricorso ad appositi stratagemmi, con sottile inventività: così il libro è accompagnato da una serie di deliziosi e molto istruttivi disegni nonché da una scelta di problemi dei quali vengono offerte alla fine anche le soluzioni. La quarta dimensione è stato pubblicato per la prima volta nel 1984.
L’autore. Rudy Rucker nato Rolf Von Bitter Rucker (Louisville, 22 marzo 1946) è uno scrittore, matematico e informatico statunitense, autore di romanzi di fantascienza. Nasce a Louisville, nel Kentucky (USA), da una famiglia che vanta una discendenza diretta dal filosofo tedesco Hegel (il suo bis-bisnonno). Nel 1972 ottiene il dottorato in logica matematica alla Rutgers University. Malgrado la sua professione, Rucker ha sempre avuto un debole per la fantascienza. Nel 1980 esordisce in questo campo con Luce bianca (White Light, or, What Is Cantor’s Continuum Problem?), dove cala in un ambiente fantascientifico degli elementi logico-matematici.
Rucker viene considerato un esponente del movimento fantascientifico cyberpunk, eppure lui preferisce dichiararsi fondatore di un proprio stile personale: quello del transrealismo. « L’essenza del transrealismo – dice Rucker stesso – consiste nel raccontare la propria vita reale in termini fantastici». (Red)