Il Capitale nell’Antropocene

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Il Capitale nell'Antropocene

Saitō Kōhei
Il Capitale nell’Antropocene
Traduzione, Alessandro Clementi degli Albizzi
Torino, Einaudi, 2024, pp. 312, euro 19,00

Per molti è il libro di economia più eversivo del decennio. Il capitalismo non ci guiderà fuori dalla crisi. Qualsiasi ricetta economica basata su una crescita continua porta alla distruzione del pianeta. L’unica possibilità è tirare il freno. E Marx, al riguardo, ha qualcosa da insegnarci. Il manifesto politico-economico con cui tutte le sinistre del mondo devono confrontarsi. In un periodo di ecoansia, in cui fenomeni sempre più estremi ci costringono a fare i conti con l’abitabilità di alcune parti del globo e con la sostenibilità del nostro modo di vivere, Saitō irrompe nel dibattito con proposte coraggiose, radicali e meditate.

Il tecno-utopismo, il Green New Deal, l’ecologismo di facciata delle aziende non sono una soluzione. E i piccoli gesti quotidiani dei singoli non sono sufficienti. Se non accettiamo l’idea che le risorse sono limitate e non affrontiamo il problema delle disuguaglianze, siamo destinati alla rovina. Dobbiamo tornare all’essenziale, alle cose concrete, alla comunità. Riscoprire, insomma, quella che Marx definiva «la relazione metabolica tra uomo e natura».

L’autore. Saitō Kōhei (1987, Tokyo) è considerato un filosofo dell’economia. Professore all’Università di Tokyo è tra i curatori della monumentale edizione completa delle Opere di Marx ed Engels. I suoi libri hanno avuto grandissima risonanza internazionale e sono in corso di traduzione in molte lingue: L’ecosocialismo di Karl Marx, apparso per la prima volta nel 2017 e pubblicato in Italia da Castelvecchi, lo ha reso il più giovane vincitore del Deutscher Memorial Prize. Nel 2024 Einaudi pubblica in Italia Il capitale nell’Antropocene, con cui ha vinto l’Asia Book Award. (Red.)

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