Giustizia universale?

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10.12.24 - Giustizia universale?

Chantal Meloni
Giustizia universale?
Tra gli Stati e la Corte penale internazionale: bilancio di una promessa

Bologna, Il Mulino, 2024, pp. 272, euro 22,00

10.12.24 – Istituendo, nel 1998, la Corte penale internazionale, la comunità internazionale volle immaginare un sistema di giustizia penale globale, capace di porre fine all’impunità degli autori dei più gravi crimini: il genocidio, i crimini contro l’umanità, i crimini di guerra e di aggressione.

A oltre vent’anni dalla sua entrata in funzione, l’universalità di questa promessa si scontra con la durezza della realtà: da un lato gli Stati non si sono dotati di leggi nazionali adeguate sui crimini di diritto internazionale; dall’altro si rimproverano al sistema la selettività, i doppi standard, la mancanza di effettività e la politicizzazione.

Eppure, mai come oggi, dinanzi alle sanguinose guerre in Ucraina e Palestina, il binomio pace-giustizia torna a mostrare la sua indivisibilità, concedendo alla società civile una luce di speranza e indicando ai paesi una possibilità di politica. Questo saggio tenta un bilancio equilibrato e fornisce le categorie giuridiche imprescindibili per prendere parte a uno dei dibattiti del nostro tempo.

L’autrice. Chantal Meloni insegna Diritto penale internazionale nell’Università Statale di Milano ed è Senior legal advisor dello European Center for Constitutional and Human Rights di Berlino. Nel 2022 ha fatto parte della Commissione per l’elaborazione di un Codice dei crimini internazionali istituita dal Ministero della Giustizia. Tra i suoi lavori ricordiamo Command Responsibility in International Criminal Law (T.M.C. Asser Press, 2010), Is there a Court for Gaza? A Test Bench for International Justice (a cura di, con G. Tognoni, T.M.C. Asser/Springer, 2012) e Domesticating International Criminal Law (a cura di, con F. Jeßberger e M. Crippa, Routledge, 2023).

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