Eurosuicidio

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27.11.25 - Eurosuicidio

Gabriele Guzzi,
Eurosuicidio
Come l’Unione Europea ha soffocato l’Italia e come possiamo salvarci
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prefazione di Lucio Caracciolo
Roma, Fazi editore, 2025, pp. 228, euro 18,50

27.11.25 – “L’Europa non è in crisi: è la crisi”. Così potrebbe riassumersi la tesi di questo libro. Eurosuicidio è una diagnosi lucida e impietosa del fallimento strutturale dell’Unione Europea per come è stata concepita e realizzata. Gabriele Guzzi, economista e filosofo tra i più brillanti della nuova generazione, mostra con chiarezza come l’attuale marginalità economica e geopolitica dell’Italia – e sempre più dell’intero continente – non sia un esito accidentale, ma la conseguenza logica delle scelte fondative di questa integrazione europea.

L’Unione Europea non è stata la salvezza promessa: è diventata il principale artefice del nostro declino, privando l’Italia di strumenti indispensabili non solo per sostenere la propria economia, condannandola a decenni di stagnazione, ma anche per assicurare l’efficace funzionamento del proprio sistema democratico. Le idee che guidano l’attuale costruzione europea – a partire proprio dalla moneta unica – rappresentano così le cause più profonde del suicidio che il continente sta oggi mettendo in atto in tutti i principali ambiti politici, industriali e geopolitici, dalla guerra in Ucraina alla guerra commerciale con gli Stati Uniti.

Il libro affronta senza infingimenti la grande mistificazione del discorso europeista: l’idea che l’UE sia stata un fattore di pace, progresso e modernizzazione. Al contrario, l’autore ne ricostruisce la natura ideologica e dogmatica, fino a proporre una vera e propria teologia politica dell’euro come surrogato spirituale di una classe dirigente priva di visione. Ma Eurosuicidio non si ferma alla diagnosi e lancia una sfida politica e culturale, avanzando una proposta concreta e visionaria su come superare l’attuale costruzione europea. Perché solo se sapremo riconoscere gli errori del passato, disfacendo con coraggio ciò che non funziona, sarà possibile immaginare un domani migliore per l’Italia e una nuova cooperazione tra Stati fondata su giustizia, democrazia e pace.

L’autore. Gabriele Guzzi (1993, Roma) economista e filosofo, ha lavorato come consulente economico a Palazzo Chigi e presso il Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Laureato con lode in Economia politica alla Luiss e alla Bocconi, è dottore di ricerca all’Università Roma Tre ed è professore a contratto in Economia dell’integrazione europea e Storia economica all’Università di Cassino. È stato borsista di ricerca alla Fondazione Luigi Einaudi di Torino, ha lavorato per lavoce.info, fondato Rethinking Economics Bocconi ed è presidente del movimento culturale giovanile l’Indispensabile. Collabora con «il Fatto Quotidiano», «Limes», «La Fionda» e Rai Radio. Ha pubblicato diversi articoli in riviste e volumi, e la raccolta poetica Un volto da un vuoto (Pequod, 2023), vincitrice del premio Flaiano Poesia under 30 e del premio di poesia Laurentum – SIAE per i giovani talenti. (Red.)

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