Antartide, iniziata la campagna di perforazione per raggiungere il ghiaccio di 1,5 milioni di anni fa

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28.11.24 All'interno della tenda dove avviene la perforazione (credit: cnr.it)
28.11.24 Prima carota estratta in questa campagna (credit: cnr.it)
Iniziata in Antartide la quarta e decisiva campagna di perforazione del progetto Beyond EPICA - Oldest Ice presso il campo Little Dome C, situato a 35 chilometri dalla Stazione italo-francese Concordia.
L’esterno della trincea scientifica nel campo Little Dome C (credit: cnr.it)

28.11.24 – Iniziata in Antartide la quarta e decisiva campagna di perforazione del progetto Beyond EPICA – Oldest Ice presso il campo Little Dome C, situato a 35 chilometri dalla Stazione italo-francese Concordia. Con questo sforzo internazionale, guidato dall’Istituto di scienze polari del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Isp), si prosegue la perforazione partendo dalla profondità raggiunta la scorsa stagione, 1.836 metri. L’obiettivo è arrivare a 2.750 metri, dove si prevede di trovare il substrato roccioso. A questa profondità il ghiaccio potrebbe contenere registrazioni della storia climatica della Terra risalenti a 1,5 milioni di anni fa, rivelando per la prima volta informazioni dirette sulla temperatura atmosferica e sulle concentrazioni di gas serra.

La squadra internazionale, composta da 16 scienziati e personale logistico, lavorerà per due mesi in condizioni estive antartiche, con temperature medie di -35°C, nel campo remoto di Little Dome C, a un’altitudine di 3.200 metri sul livello del mare. Dopo le operazioni di riapertura del campo, il team ha iniziato le attività di perforazione pochi giorni fa, raggiungendo già una profondità di oltre 1.900 metri.

«Siamo di fronte a una missione molto delicata e cruciale: il nostro obiettivo è raggiungere il fondo della calotta entro questa campagna e trasportare i campioni di carote di ghiaccio in Europa mantenendo una temperatura della catena del freddo di almeno -50°C», spiega Carlo Barbante, professore ordinario all’Università Ca’ Foscari Venezia, associato a Cnr-Isp e coordinatore di Beyond EPICA. Aggiunge: «Se il team avrà successo, segnerà un momento storico per la scienza del clima e dell’ambiente. Inoltre, questo risultato ci permetterà di concentrare la prossima e ultima campagna sulla replica della parte più profonda della carota di ghiaccio e di iniziare la chiusura del campo Little Dome C».

Al riguardo, Chiara Venier, tecnologa del Cnr-Isp e project manager di Beyond EPICA, sottolinea: «Attualmente siamo al sesto e penultimo anno di finanziamento europeo. L’esito di questa campagna sarà fondamentale per rispettare il piano di lavoro e raggiungere i risultati attesi concordati con la Commissione Europea».

La carota di ghiaccio di Beyond EPICA fornirà informazioni senza precedenti sul clima del passato e sulla composizione dell’atmosfera durante la Transizione Medio-Pleistocenica, un periodo compreso tra 900.000 e 1,2 milioni di anni fa, quando i cicli glaciali passarono da un ciclo di 41.000 anni a uno di 100.000 anni. Le ragioni di questo cambiamento rimangono uno dei misteri della scienza che questo progetto si propone di affrontare.

«Le analisi isotopiche che saranno eseguite sulla carota di ghiaccio Beyond EPICA direttamente in campo verranno confrontate con i risultati ottenuti dall’analisi della carota del progetto EPICA estratta a Dome C, consentendo una datazione preliminare del ghiaccio appena recuperato», interviene Barbara Stenni, professoressa ordinaria all’Università Ca’ Foscari Venezia.

E sulla delicatezza del trasferimento delle carote di ghiaccio c’è la conclusione di Gianluca Bianchi Fasani, ricercatore senior dell’ENEA-UTA e responsabile della logistica ENEA per Beyond EPICA: «Il trasferimento delle carote di ghiaccio da Little Dome C ai laboratori europei, mantenendo una catena del freddo a -50°C tra i due emisferi, rappresenta una sfida significativa per la logistica dell’ENEA. È stata sviluppata una strategia che prevede la progettazione di celle climatiche specializzate e una precisa programmazione dei mezzi aerei e navali del Programma Nazionale di Ricerche in Antartide (PNRA)».

Il progetto Beyond EPICA (European Project for Ice Coring in Antarctica) – Oldest Ice è stato finanziato dalla Commissione Europea e sostenuto da partner nazionali e agenzie di finanziamento in Belgio, Danimarca, Francia, Germania, Italia, Norvegia, Svezia, Svizzera, Paesi Bassi e Regno Unito. Oltre al Cnr e all’Università Ca’ Foscari Venezia, l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile (ENEA) è responsabile, insieme all’Istituto polare francese (IPEV), della gestione logistica.

Le attività di Beyond EPICA – Oldest Ice beneficiano della sinergia con le ricerche condotte nell’ambito del PNRA, finanziato dal Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR) e gestito dal Cnr per il coordinamento scientifico, dall’ENEA per la pianificazione logistica e l’organizzazione delle attività nelle basi antartiche e dall’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale (OGS) per la gestione tecnico-scientifica della rompighiaccio Laura Bassi.

I partecipanti alla campagna 2024/2025 sono: Federico Scoto del Cnr-Isp, Matthias Hüther, Manuela Krebs, Gunther Lawer, Johannes Lemburg, Martin Leonhardt e Frank Wilhelms dell’Istituto Alfred Wegener, Inès Gay dell’IPEV, Danilo Collino e Michele Scalet dell’ENEA, Marie Bouchet e Ailsa Chung del CNRS, Barbara Seth e Lison Soussaintjean dell’Università di Berna, Julien Westhoff dell’Università di Copenhagen e Lisa Ardoin dell’Université Libre de Bruxelles. (Red.)

Vedi

www.cnr.it
www.enea.it
https://www.beyondepica.eu/en/
https://heos.it/category/scienze/

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