
08.11.25 – Via libera alla possibile costruzione dell’Einstein Telescope in Sardegna, per entrambe le due configurazioni alternative, a “elle” (L) e a triangolo. Il semaforo verde è arrivato ieri 7 novembre a Cagliari dai partecipanti alla Conferenza di servizi preliminare sullo studio propedeutico allo sviluppo del progetto di fattibilità tecnica, economica e ambientale del futuro osservatorio di onde gravitazionali.
La conferenza, promossa dall’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) e indetta dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, rappresenta un passaggio fondamentale del percorso autorizzativo e di collaborazione tra le amministrazioni statali, regionali e locali e i diversi enti coinvolti nel progetto, che sono stati chiamati a esprimere le proprie osservazioni e raccomandazioni sullo studio di pre-fattibilità per Einstein Telescope (ET).
Lo studio è stato realizzato da una cordata di aziende italiane (con un’importante componente di aziende sarde), che operano a livello internazionale, guidate da Rocksoil spa, nell’ambito del progetto PNRR ETIC – finalizzato a sostenere la candidatura italiana a ospitare Einstein Telescope nell’area di Sos Enattos, nel Nuorese – e costituisce l’elemento principale della proposta italiana, con un livello di dettaglio adeguato a sostenere la candidatura a livello europeo.
Lo studio, comprensivo dell’esecuzione dei sondaggi e della valutazione preliminare di impatto ambientale per le opere infrastrutturali, edili e impiantistiche (sia in sotterranea, sia in superficie) nell’area candidata, ha sviluppato entrambe le possibili configurazioni dell’esperimento attualmente al vaglio della comunità scientifica: un rivelatore a forma di L con lati di 15 chilometri, e uno a forma di triangolo, con lati di 10 chilometri.
I partecipanti alla conferenza, al termine di un’ampia discussione in cui sono stati raccolti i pareri di tutti gli enti coinvolti, hanno espresso all’unanimità una valutazione positiva su entrambi i progetti. Si tratta di un atto sostanziale che conferma la fattibilità di realizzare l’esperimento Einstein Telescope in Sardegna, rafforzando così la candidatura di Sos Enattos nella corsa a ospitare la futura infrastruttura di ricerca, per cui sono attualmente in lizza altri due candidati: la regione dell’Euregio-Mosa-Reno, al confine tra Paesi Bassi, Germania e Belgio, e un sito in Sassonia, Germania, la cui candidatura è stata ufficializzata di recente. La candidatura sarda, tra quelle in lizza, è la prima a ottenere pareri tecnici favorevoli tramite lo strumento della conferenza di servizi preliminare.
«Con il via libera di oggi (7 novembre, ndr), il nostro Paese compie un passo decisivo in avanti, confermando la propria capacità di guardare al futuro e di accogliere una delle più innovative infrastrutture scientifiche in fase di sviluppo. È un risultato che rafforza in modo concreto la candidatura italiana, frutto di un impegno condiviso tra istituzioni, comunità scientifica e territorio, su cui il Governo e il ministero dell’Università e della Ricerca hanno sempre creduto e investito con convinzione», ha sottolineato il ministro dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini. E ha aggiunto: «Einstein Telescope è una sfida scientifica e tecnologica di portata straordinaria e un’opportunità unica per l’Italia. Un progetto che proietta il nostro Paese nel futuro dell’astrofisica e dell’esplorazione dell’universo, valorizzando il capitale umano, la ricerca e la tecnologia, e promuovendo lo sviluppo di un territorio eccezionale come la Sardegna, destinato a diventare un laboratorio di innovazione e conoscenza di rilevanza internazionale».
La presidente della Regione Sardegna, Alessandra Todde, dal canto suo, ha commentato: «Siamo arrivati a una tappa cruciale di un percorso ambizioso che abbiamo intrapreso con convinzione. Un appuntamento al quale, sin dal mio insediamento, abbiamo lavorato con forza e tenacia, supportando l’INFN e il gruppo di progettazione in tutte le richieste che ci hanno sottoposto, e in sinergia con la ministra della Ricerca Anna Maria Bernini, che ha sempre sostenuto e continua a sostenere convintamente la candidatura di Sos Enattos». Quindi ha aggiunto: «In questi mesi abbiamo adottato il metodo dello studio e del coinvolgimento: stiamo dimostrando con i fatti che in Sardegna si può fare squadra e si può fare sistema. Siamo convinti della forza della nostra candidatura, che porteremo avanti garantendo sempre il sostegno incondizionato da parte della Regione. Perché crediamo che Einstein Telescope rappresenti non solo una grande infrastruttura scientifica di importanza internazionale che darà lustro all’Italia, ma anche un’occasione di riscatto per una terra dalle enormi potenzialità rimaste finora inespresse a causa di decenni di politiche miopi». (Red.)
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