Realizzata una nuova tecnologia per rimuovere i contaminanti dall’acqua come i PFAS

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Una nuova tecnologia rimuove i contaminanti dall’acqua come i PFAS (credit: cnr.it)

22.04.25 – Una nuova tecnologia basata sull’ossido di grafene (GO) e polisulfone si è dimostrata in grado di rimuovere efficacemente contaminanti emergenti dall’acqua potabile tipo PFAS. Il risultato è stato messo a punto nell’ambito della collaborazione tra il Cnr-Isof e l’azienda MEDICA S.p.A. Lo studio è stato pubblicato nella rivista Nature Water.

Il problema è noto da decenni. Grandi quantità di inquinanti vecchi e nuovi vengono costantemente immessi nell’ambiente. Si tratta di composti utilizzati, ad esempio, in farmaci, prodotti agricoli, filtri solari, cosmetici, ritardanti di fiamma e molti altri settori. La loro continua dispersione nell’ambiente rende sempre più urgente lo sviluppo di tecnologie di trattamento avanzate ed efficaci.

I nuovi filtri sono in grado di rimuovere inquinanti particolarmente persistenti come sostanze polifluoroalchiliche (PFAS), antibiotici chinolonici e piombo con prestazioni paragonabili o superiori ai sistemi attualmente in commercio. Oltre ad essere sicura ed efficace ad ampio spettro, la nuova tecnologia si presta particolarmente a uno sviluppo industriale: è integrabile nelle linee di produzione esistenti, ha costi contenuti, e prevede un uso minimo di grafene ossido nelle membrane filtranti.

«Si tratta di un esempio efficace di come la ricerca, se orientata verso i bisogni industriali e sostenuta da finanziamenti pubblici mirati, possa portare a risultati tecnologici concreti», spiega Vincenzo Palermo, uno degli autori del lavoro e direttore dell’ Istituto per la sintesi organica e fotoreattività del Cnr di Bologna (Cnr-Isof). E aggiunge: «Abbiamo messo a punto una tecnologia che unisce sicurezza e sostenibilità, grazie alla quale MEDICA S.p.A. potrà produrre migliaia di filtri all’anno».

Il risultato è frutto di un’attività di ricerca iniziata oltre dieci anni fa. Un passaggio fondamentale è stato rappresentato dalla realizzazione di una linea di produzione semi-industriale nell’ambito del progetto europeo GRAPHIL, finanziato dalla Graphene Flagship, che ha consentito di portare la tecnologia dai prototipi di laboratorio fino alla fase commerciale. (Red.)

Vedi
www.cnr.it
https://graphene-flagship.eu/about/first-10-years/spearheads/c3-sh01-graphil/
https://rdcu.be/eh8fi
https://heos.it/category/tecnologia-23/

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